L’etichetta del pesce può rivelare più informazioni di quanto si possa immaginare: il dettaglio a cui fare attenzione.
Ricco di sali minerali, proteine e Omega 3, il pesce è da sempre considerato un alimento nutriente e salutare. Eppure acquistarlo può diventare una vera e propria caccia alla fortuna, viste le pratiche poco leali dei commercianti e la poca conoscenza sull’argomento.
In realtà, non tutti lo sanno, ma le etichette rivelano molto di più di quanto comunemente pensiamo. Sebbene all’inizio possa essere complesso e noioso, per garantire la qualità del pesce acquistato, è importante conoscere le informazioni obbligatorie che devono essere riportate necessariamente sull’etichetta.
Attenzione alle etichette del pesce: il dettaglio a cui fare attenzione
In primo luogo, quando si acquista del pesce congelato o confezionato, è giusto prestare attenzione alle zone FAO (Food and Agriculture Organization), ossia quelle che hanno come scopo quello di informare il consumatore circa l’origine del prodotto pescato. Le sigle FAO indicano dove è stato pescato il prodotto ittico e sono suddivise in base alla loro posizione geografica e includono mari e oceani in tutto il mondo.
Ecco l’elenco completo delle zone FAO:
- FAO 18: Mar Artico;
- FAO 21: Atlantico nord-occidentale;
- FAO 27: Atlantico nord-orientale e Mar Baltico e sotto-zone;
- FAO 31: Atlantico centro-occidentale;
- FAO 34: Atlantico centro-orientale;
- FAO 37: Mediterraneo e Mar Nero e sotto-zone;
- FAO 41: Atlantico sud-occidentale;
- FAO 47: Atlantico sud-orientale;
- FAO 48-58-88: Oceano Antartico;
- FAO 51-57: Oceano Indiano;
- FAO 61-67-71-77-81-87: Oceano Pacifico.
Per quanto riguarda il pesce fresco, vi sono alcune normative che obbligano il commerciante ad esporre determinate informazioni sul pesce acquistato, stabilite dalla legislazione europea nel dicembre 2014. Tra queste è obbligatorio riportare la denominazione della specie ittica: deve essere indicato il nome scientifico e comune del pesce; va specificato se il pesce è stato pescato o allevato, nonché l’origine del prodotto.
Ovviamente, deve essere anche chiarito se il pesce è fresco, congelato o decongelato e, nel caso di pesce congelato, deve essere indicata la quantità di ghiaccio protettivo applicato in superficie. Il pesce biologico, inoltre, deve rispettare ulteriori normative europee: nell’etichetta devono essere riportate informazioni supplementari sull’allevamento a bassa intensità e sull’alimentazione con materie biologiche prive di inquinanti e antibiotici. Ma come venire a conoscenza di tutte queste nozioni?
Sia sui prodotti ittici confezionati che su quelli sfusi devono essere presenti tali informazioni, che tutti devono esporre, mercati rionali e pescivendoli inclusi. Nel caso dei prodotti freschi è chiaro che sarebbe meglio acquistare da venditori di fiducia onde evitare possibili frodi (molto comuni, per giunta). Per quanto riguarda i prodotti surgelati e confezionati è sufficiente porre maggiore attenzione all’etichetta, proprio come in molti fanno in questo periodo per quanto riguarda l’origine del tonno.