Una nuova ondata di morbillo sta mettendo in ginocchio le regioni in Italia, i numeri sono chiari e bisogna correre ai ripari.
In Italia c’è un’epidemia di morbillo e questo sta destando grande preoccupazione nei medici che devono fronteggiare un problema crescente. Il 2024 sta segnando un ulteriore picco ma, più che essere generalizzato, sembra colpire nello specifico alcune regioni maggiormente interessate.
I numeri ufficiali sono stati forniti dall’Iss e Bassetti ha confermato che l’andamento è già in atto quindi il bollettino di questi primi tre mesi evidenza già lo sviluppo della malattia e ne può dare delucidazioni su aree di maggiore interesse.
Epidemia di morbillo in Italia: le regioni colpite
La questione è severa, come dichiarato da Bassetti, che ha evidenziato come sia da non sottovalutare perché pericolosa e non gestibile come si tende ad immaginare, soprattutto quando arriva in età adulta, perché subentrano complicazioni. Il picco, secondo il primario di Malattie infettive del Policlinico di Genova, non c’è ancora e sarà riscontrabile a cavallo dell’estate, soprattutto perché in Italia la popolazione adulta è non vaccinata o con una sola dose.
Sono arrivate 213 segnalazioni solo nel primo trimestre, 181 casi confermati in laboratorio e molti altri che sicuramente non hanno richiesto l’approccio medico e non sono quindi tracciati. Bastano questi numeri però a convalidare una tendenza in crescita che è preoccupante per i bambini ma anche per le famiglie. Nel mese di marzo ci sono stati nuovi riscontri, l’88.2% dei soggetti non era vaccinato al momento del contagio.
La questione a cui porre attenzione però è anche nell’età, perché sono risultati in media soggetti positivi a 31 anni. Questo chiarisce come la piega che sta prendendo l’andamento sia tutt’altro che buona. L’allarme morbillo non è relativo solo all’Italia ma in tutta l’Europa continuano a crescere i casi, solo alcuni Paesi sono salvi. Guardando ai dati delle regioni invece sicuramente si riscontra un picco di positivi nel Lazio, in Sicilia e in Toscana, nel complesso le tre regioni sono il 68% dei contagi totali. L’incidenza è di 14.5 casi per milione di abitanti, con un’età varia che arriva addirittura a 64 anni.
La malattia infettiva può essere mortale nella fase più grave, è causata dal morbillivurs. E, tipicamente, colpisce i bambini entro i tre anni. Ma, in questo caso, è proprio il contagio in età differenti a preoccupare tutti. Altamente contagiosa, è molto difficile da arginare senza vaccino, basta un colpo di tosse o uno starnuto perché viene condivisa proprio con la saliva.