Una Fiat dal design da urlo, 250 cavalli e con velocità di punta fino a 270 chilometri all’ora. Un vero gioiellino di casa nostra.
Un mito assolutamente iconico per capacità di accattivare gli utenti è senza dubbio, tradizionalmente, in Italia, risulta essere il marchio Abarth, soprattutto tra coloro i quali che hanno tra le proprie preferenze automobilistiche i modelli di natura sportiva. In particolare, a colpire nel segno sono certamente la la personalizzazione e l’individualità delle auto Abarth, che spesso offrono una vasta gamma di opzioni di personalizzazione per adattarsi ai gusti e allo stile di guida di ciascun proprietario.
Prova di quanto stiamo dicendo e raccontando è, tra le altre cose, un’ampia comunità di appassionati di Abarth organizza regolarmente raduni per condividere veicoli, passioni e conoscenze con tutti gli altri amanti del marchio. Le vetture Abarth sono famose per uno stile ed un design sinuoso, le prestazioni di guida di ampio livello e la piacevolezza dell’esperienza. Conosciute per la loro agilità, potenza e suono distintivo, le auto Abarth hanno guadagnato una base di fan appassionati in vari ambiti, sia relativi alla quotidianità che al mono delle corse sportive.
Possiamo considerarle e vederle, quindi, alla stregua di simboli di prestigio e stile, riflettendo un certo spirito ribelle e una connessione con la tradizione delle corse italiane.
La ricordano tutti: design da urlo e tanto altro
Possiamo considerarle e vederle, quindi, alla stregua di simboli di prestigio e stile, riflettendo un certo spirito ribelle e una connessione con la tradizione delle corse italiane. Non in molti, forse, si ricorderanno però del, pur bellissimo, prototipo relativo alla Abarth 2000 Scorpio. Alla base vi era un concetto interessante e avveniristico, poi mai realizzato. Una sorta di progetto votato a prevedere una vettura adatta alle competizioni a cronometro, anche a fronte di terreni non particolarmente semplici da percorrere.
Nel ’69, il concept di cui vi avevamo parlato pocanzi fu il frutto della collaborazione tra Abarth e l’illustre studio di design Pininfarina. Assolutamente all’avanguardia per quelle che erano le peculiarità dell’epoca: il grande guscio posteriore davvero bellissimo a vedersi in termini di design, un eccezionale motore quattro cilindri e una cabina che contribuiva a creare un ottimo design. I rendering dell’epoca parlavano, tra le altre cose, di un sound rumoroso, come tipico di tutte le Abarth.
#BackToTheFuture #TBT #design #ConceptCars 1970 Fiat Abarth 2000 Scorpione @pierlui89247685 @jazzfunklovers pic.twitter.com/eqy1A3yH6A
— Abarth_UK (@abarthuk) October 22, 2015
Forte di un propulsore accoppiato, a suo tempo, ad un carburatore un carburatore Weber e la cui azione era veicolata da un cambio manuale a cinque marce, nelle intenzioni doveva erogare una potenza pari a circa 220 cavalli, con possibilità di toccare eccellenti picchi di velocità, vicine ai 270 chilometri all’ora.
Curiosità non secondaria è il… destino della stessa Abarth 2000 Scorpio. Si trova infatti in Giappone, dove un collezionista ha ideato una vera e propria galleria di veicoli Abarth. Quando aveva richiesto il prototipo stesso, il marchio tricolore aveva, dal canto suo risposto che sarebbe stata pronta a vendere l’esemplare unico una volta che lo stesso collezionista (Shiro Kosaka) avesse creato un museo Abarth appositamente costruito. Le porte della Galleria Museo Abarth furono aperte nel 1992, ma, a quanto filtra, nel Paese del Sol Levante ci era già arrivata qualche tempo prima…
(Autore: Filippo Maggi)