C’è un cibo che sarebbe in grado di prevenire l’invecchiamento del cervello. Scopriamo insieme di quale alimento si tratta.
Chi desidera avere uno stile di vita sano, sa anche che molto dipende da una corretta alimentazione.
Quando mangiamo bene, godiamo, infatti, delle proprietà benefiche del cibo che ingeriamo, e queste sono fondamentali per darci la carica per affrontare i vari momenti della giornata. Il nostro corpo ha necessità di performare al meglio, soprattutto quando c’è da lavorare o da studiare, e comunque anche in tutte le attività che svolge durante la giornata.
Chiaramente, quando si eccede col cibo spazzatura, si tende a sentirsi scarichi, a essere poco attivi, e si risente, in modo particolare, di un forte stress. Ci si può sentire spossati, si aumenta di peso e possono anche intervenire dei disturbi a livello di sonno.
Nel tempo, purtroppo, i risultati di uno stile di vita non sano possono farsi sentire proprio sul corpo e su alcuni dei suoi organi, per cui, prediligere una buona alimentazione è sempre corretto. Uno studio interessante ha fatto emergere che ci sarebbe un cibo che potrebbe aiutare a prevenire l’invecchiamento del cervello. Scopriamo di cosa si tratta.
Nel tempo, molti scienziati hanno e stanno ancora lavorando per scoprire quali cibi possono far bene all’uomo e aiutarlo a prevenire certe malattie.
Sono tanti, infatti, gli studi in merito, e la scienza sta ancora cercando risposte più complete ed esaustive in merito. Una ricerca molto interessante viene dal Giappone, e nello specifico dal Centro di Geriatria e Gerontologia Nazionale. In base agli ultimi studi dei ricercatori, il cibo giapponese farebbe bene al cervello, e quindi aiuterebbe a prevenire il suo invecchiamento.
A detta dei ricercatori, consumare pesce, tè, soia e funghi allontanerebbe o ritarderebbe l’invecchiamento del cervello, e quindi si abbasserebbe il rischio che si incorra nello sviluppo di demenza senile. «Adottare elementi della dieta tradizionale giapponese e includere alimenti come pesce, frutti di mare, soia, miso, alghe e funghi shitake può non solo aiutare a migliorare la funzione cognitiva, ma anche la salute generale».
Gli studi hanno visto coinvolte 1.636 persone tra 40 e 89 anni. Dagli esperimenti, è emerso che chi seguiva un’alimentazione giapponese, mostrava livelli inferiori di atrofia cerebrale. Dunque, potrebbe essere un’idea da prendere in considerazione inserire i suddetti cibi nella propria dieta.
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