Il governo norvegese ha deciso che la Norvegia parteciperà con un mezzo navale nell’operazione Triton.
Una nave civile arriverà nel Mediterraneo entro il 1 agosto 2015. L’invio di questa nave é in linea con le esigenze espresse da Frontex nei confronti della Norvegia.
In un primo tempo l’operazione avrà una durata di 6 mesi. É la prima volta che la Norvegia partecipa con una nave in un’operazione di questo tipo nel Mediterraneo. Nel caso in cui l’UE si decidesse ad estendere ulteriormente il mandato di Triton, la Norvegia valuterebbe in che modo contribuire.
«Vedo con grande preoccupazione la difficile situazione nel Mediterraneo e la Norvegia deve assumersi la propria responsabilità. La tragedia accaduta nel fine settimana dove più di 700 persone hanno perso la vita mostra ancora una volta quanto é disperata la situazione per i rifugiati che cercano di arrivare in Europa», dice il Primo Ministro Erna Solberg.
Le Autorità norvegesi hanno valutato attentamente quale fosse il tipo di contributo più valido. La settimana scorsa il Ministero di Giustizia insieme al Ministero degli Affari Esteri e al Ministero della Difesa hanno tenuto degli incontri col centro direzionale di Frontex a Varsavia.
L’aspetto più importante
É emerso che per la Norvegia l’aspetto più importante é quello di offrire assistenza e aiuto in accordo con le esigenze di Frontex. Il governo norvegese ha quindi deciso di partecipare con un mezzo navale ed un equipaggio per contribuire a rimediare alla situazione in meno tempo possibile. La nave avrà un equipaggio civile, personale giudiziario e della difesa.
«Sono contenta nel vedere che l’UE ora considera prioritaria la difficile situazione nel Mediterraneo. Questa sfida deve essere risolta da tutta l’Europa unita. La Norvegia valuterà di continuo il nostro contributo in questa operazione volontaria», afferma Solberg.
C’é un aumento consistente di migranti che cercano di attraversare il Mediterraneo per arrivare in Europa, e tanti muoiono nel tentativo di farlo. L’Alto Commissario per i Rifugiati dell’ONU descrive il naufragio del fine settimana come il più grave incidente nella storia nel Mediterraneo.
«La migrazione dal Nord Africa all’Europa é diventata un’industria dove le persone vengono sfruttate da reti organizzate. In un modo cinico e spregevole vengono mandati a fare un viaggio molto rischioso per andare incontro ad un destino che non hanno modo di controllare», dice il Primo Ministro.
Il Ministro degli Affari Esteri norvegese Børge Brende incontrerà il suo omologo italiano l’on. Paolo Gentiloni a Roma martedi 21 aprile.