Dal 3 ottobre al 25 ottobre a Bologna presso Sala Borsa viene ospitata una tappa della mostra “Detour”, curata da Norsk Form, sotto il patrocinio della Reale Ambasciata di Norvegia.
Su iniziativa dell’Ordine degli Architetti di Bologna e in collaborazione con l’Urban Center comunale fa tappa nel capoluogo emiliano la mostra itinerante Detour, nata in Norvegia grazie all’amministrazione della viabilità pubblica e alla fondazione culturale Norsk Form.
La mostra illustra alcune piccole ma affascinanti architetture, distribuite lungo alcuni tratti di particolare interesse paesaggistico delle strade norvegesi, che hanno da alcuni anni colpito l’attenzione di viaggiatori e progettisti da tutta Europa, e oltre. Si tratta del primo sorprendente risultato del progetto “Nasjonale Turistvegar” (Strade Nazionali del Turismo), lanciato dall’amministrazione della viabilità pubblica.
Attraverso il coinvolgimento di progettisti nazionali ed internazionali, non escludendo giovani professionisti alle prime esperienze, sono stati scelti 18 tratti stradali, tra quelli capaci di esprimere al meglio l’inequivocabile valore del paesaggio naturale norvegese, individuando punti particolarmente strategici e adatti ad ospitare le attrezzature di volta in volta previste per facilitare l’approccio e la sosta dei turisti, veri e propri punti di partenza per itinerari di visita nel territorio.
Sono così stati realizzati piattaforme belvedere, aree di sosta, servizi, parcheggi, pontili, percorsi e scalinate di avvicinamento a luoghi impervi. Scopo del progetto, dichiarato negli intenti dei suoi promotori, è quello di aggiungere una “nuova dimensione” all’esperienza dei viaggiatori che attraversano il paesaggio naturale del paese. Queste piccole ma significative strutture colpiscono per il loro disegno originale, sempre coraggioso e lontano da intenti mimetici, accompagnato dall’utilizzo di materiali e tecniche costruttive diversificate, confermando un approccio innovativo a tutti i livelli del processo progettuale e realizzativo.
La mostra di Bologna, una prima importante tappa in Italia dopo le altre che si sono svolte in varie città europee, vuole portare all’attenzione del pubblico, e non solo degli addetti ai lavori, questi esempi convincenti di confronto con il paesaggio, sorprendenti per la loro efficacia, forse uno stimolo auspicabile e di incoraggiamento per chi amministra il nostro territorio, e le aree protette in particolare.
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